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    Fatturazione elettronica: come fare, proroga e software

    Fabrizio
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    Fatturazione elettronica: come fare, proroga e software Empty Fatturazione elettronica: come fare, proroga e software

    Messaggio Da Fabrizio Sab 25 Mag 2019 - 0:44

    La Fatturazione elettronica è obbligatoria dal 2019, vediamo insieme chi deve farla, i software per adeguarsi ai rilievi del Garante della Privacy, gli obblighi, sanzioni e tutte le novità.

    La fattura elettronica è obbligatoria per tutti i titolari di partita IVA, salvo alcune eccezioni. Vediamo gli adempimenti necessari e le ultimissime notizie.
    Fattura elettronica: cos’è e chi è obbligato a farla?

    Dal 1° gennaio 2019 tutte le fatture emesse, che si tratti di vendite di beni o di prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti in Italia, potranno essere solo fatture elettroniche e dovranno essere archiviate attraverso la conservazione sostitutiva.

    La fatturazione elettronica è un flusso di dati (in formato XML) che contiene le stesse informazioni di una fattura cartacea. Una volta generato, questo file deve essere inviato ad un sistema di interscambio (SDI) il quale, dopo avere verificato che tutto sia correttamente compilato, invia la fattura all’ente destinatario (Agenzia delle Entrate).

    Da questo momento in poi scatta l’obbligo, entro 15 giorni, di archiviare digitalmente i documenti attraverso la conservazione sostitutiva che deve rendere tali documenti disponibili alla consultazione per almeno 10 anni.

    L’Agenzia delle Entrate, nella sua guida “La fattura elettronica e i servizi gratuiti dell’Agenzia delle Entrate“, ricorda che:

       L’obbligo di fattura elettronica, introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, vale sia nel caso in cui la cessione del bene o la prestazione di servizio è effettuata tra due operatori Iva (operazioni B2B, cioè Business to Business), sia nel caso in cui la cessione/prestazione è effettuata da un operatore Iva verso un consumatore finale (operazioni B2C, cioè Business to Consumer).

    Fattura elettronica: soggetti esclusi

    Pur operando nella cessione di beni o nelle prestazioni di servizi, i seguenti soggetti sono esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica:

       imprese e lavoratori autonomi che rientrano nel regime di vantaggio;
       i soggetti che rientrano nel regime forfettario;
       i piccoli produttori agricoli che erano comunque già esonerati per legge dall’emissione di fatture anche prima dell’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica.

    Si ricorda che minimi e forfettari non sono obbligati ma possono decidere di emettere comunque fattura elettronica.
    Proroga per l’emissione della fattura elettronica?

    Molti italiani cercano questa informazione online, ma la verità è che non c’è nessuna proroga.

    È vero che il Garante della Privacy ha rilevato un conflitto tra la normativa GDPR e quanto disposto dall’Agenzia delle Entrate sulla fatturazione elettronica, infatti, i dati degli utenti non sarebbero sufficientemente protetti. È vero L’ANC (Associazione Nazionale Commercialisti) è contraria e ha perfino optato per la via giudiziaria depositando presso il Tribunale Civile di Roma un ricorso contro l’Agenzia delle Entrate. Questo però non ha portato a nessuna proroga, bisogna emettere le fatture in formato elettronico.
    Come adeguarsi alla normativa?

    Le imprese hanno a disposizione diverse tipologie di servizi che si occupano sia della generazione del file XML che della conservazione sostitutiva:

       l’Agenzia delle Entrate ha una sezione del proprio sito dedicato a Fatture e Corrispettivi, contenente tutti i servizi gratuiti dedicati alla fatturazione elettronica e alla trasmissione di dati e comunicazioni IVA;
       anche Infocamere ha messo a disposizione della piccola e media impresa un servizio gratuito che si può attivare attraverso la propria Carta Nazionale dei Servizi (firma digitale). https://fattura-pa.infocamere.it/fpmi/service;
       Le associazioni di categoria (Lapam, CNA, Confesercenti, etc.) si sono attivate per fornire il servizio ai propri clienti attraverso il pagamento di un canone annuale;
       Online ci sono diverse soluzioni valutabili in funzione della dimensione dell’impresa: servizi che offrono un pacchetto annuale con un numero X di fatture comprese, altri che offrono un costo fisso “a singola fattura”.

    Come individuare il servizio di fatturazione elettronica più vantaggioso per la tua impresa?

    La prima analisi da fare è relativa al numero di fatture (e ovviamente ai ricavi da esse derivanti) emesse annualmente. Con questo dato alla mano, si possono fare alcune riflessioni:

       i servizi di Agenzia delle Entrate e Infocamere sono vantaggiosi, ma costringono a fare tutto in autonomia e, se sei un imprenditore, il tuo tempo o quello di un tuo dipendente è prezioso ed ha un costo;
       appoggiarsi alle associazioni di categoria ha sicuramente il vantaggio di avere un unico referente per tutta la contabilità;
       i servizi online vanno valutati bene: occorre accertarsi che siano certificati e che le modalità operative siano chiare e di semplice attuazione.

    Se poi ti avvali di un software di contabilità è molto probabile che il tuo fornitore abbia predisposto una soluzione integrata, oppure che il tuo commercialista abbia già provveduto a dotarsi degli applicativi adatti a questo scopo.
    Si può gestire autonomamente fatturazione e conservazione elettronica?

    Gli sviluppatori dei gestionali hanno già predisposto gli aggiornamenti software per generare e, a seconda del pacchetto scelto, inviare la fattura elettronica al sistema di interscambio. In alcuni di questi casi si può valutare la conservazione sostitutiva “in house” che richiederà questi requisiti:

       nominare un Responsabile della conservazione sostitutiva;
       redigere un manuale della Conservazione Sostitutiva in cui sono indicate le procedure relative la creazione e protezione dell’archivio digitale;
       creare gli archivi digitali su supporti informatici apponendovi marca temporale e firma digitale;
       trasferire i documenti in modalità sicura e protetta su canale FTP

    Secondo gli esperti, vista la complessità e l’investimento di risorse che richiede, questo tipo di gestione, in totale autonomia, è probabilmente indicata solo per imprese che abbiano la necessità di muovere un volume di dati molto consistente.

    Sarà necessario, qualunque sia il mezzo scelto per gestire la fatturazione elettronica, nominare un responsabile della Conservazione Sostitutiva.
       L’Agenzia delle Entrate ha predisposto una sezione Fatturazione Elettronica sul proprio sito, dove trovare tutte le normative e le informazioni utili.
       L’impresa che emette fattura verso la pubblica amministrazione, non incassa l’IVA che viene versata direttamente nelle casse del Fisco.

    Fattura elettronica: l’app dell’Agenzia delle Entrate

    Attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate ed utilizzando le credenziali che abitualmente si adottano per la fruizione dei servizi online del Fisco, è possibile accedere all’applicazione web dedicata alla fattura elettronica.
    Questo il percorso:

       collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate;
       accedere al sito tematico Fatture e Corrispettivi;
       inserire le credenziali Entratel, Fisconline, CNS (carta nazionale dei servizi) o SPID (Sistema Pubblico di Identità DIgitale);
       accedere all’applicazione.

    L’applicazione è stata realizzata in collaborazione con la SOGEI, partner tecnologico del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
    Fattura elettronica: ultime notizie

    Di seguito le ultimissime sulla fatturazione elettronica:

       L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 67 del 26 febbraio 2019, chiarisce il concetto di  “copia cartacea della fattura” utilizzato per definire un documento cartaceo  che riporti fedelmente ed esclusivamente il contenuto della fattura elettronica in formato XML (non è dunque possibile nessuna ulteriore informazione), che sia stampato e che riporti l’attestazione di conformità all’originale informatico sulla base dell’articolo 23, del decreto legislativo n. 82/2005 (Codice dell’amministrazione digitale).
       L’Agenzia delle Entrate, nel comunicato stampa del 19 febbraio 2019, informa che al 18 di febbraio 2019 sono pervenuti 230 milioni di fatture elettroniche (parliamo dell’ultimo giorno utile per l’invio delle fatture emesse nel mese di gennaio. Fatture emesse da “2,3 milioni di operatori, più che raddoppiati gli invii di gennaio. Lombardia prima con oltre 80 milioni di fatture elettroniche trasmesse”.
       Il CNDCEC (Consiglio nazionale dei commercialisti) ha ufficialmente chiesto ad Agenzia delle Entrate e Ministero dell’Economia e delle Finanze, la proroga al 16 marzo 2019 per la moratoria sulle sanzioni per mancato adempimento (nel momento in cui si scrive la moratoria resta fissata al 16 febbraio).

    Man mano che ci saranno nuove informazioni e aggiornamenti questo forum si aggiornerà, state collegati e ditemi quello che pensate nei commenti.

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