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    Mercato PISTOIA multe agli operatori. La voce di Maurizio Innocenti

    Fabrizio
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    Mercato PISTOIA multe agli operatori. La voce di Maurizio Innocenti Empty Mercato PISTOIA multe agli operatori. La voce di Maurizio Innocenti

    Messaggio Da Fabrizio Ven 28 Nov 2014 - 11:15

    Decine di operatori al mercato settimanale di Pistoia nel centro storico sono stati multati per non aver rispettato gli spazi in concessione.
    A questo proposito riportiamo integralmente la posizione di ANVA Confesercenti nella persona di Maurizio Innocenti, presidente nazionale, che ha chiesto massima diffusione.

    "Il presidente nazionale Innocenti: “Prima si mettano gli operatori nella possibilità di rispettare le regole e poi, se non lo fanno, si facciano le sanzioni.”

    Tra i 50 e i 70 operatori del mercato settimanale multati dopo una serie di controlli. E ora, denuncia l’Anva Confesercenti, dopo scelte politiche nazionali sbagliate e ipocrisie delle amministrazioni locali (che si trincerano sempre dietro la stessa litania: “Meno soldi dallo Stato, tariffe decise dal governo ecc.”), ai costi derivanti dalla crisi gli ambulanti dovranno sommare 135 euro di contravvenzione, se pagano entro 5 giorni, che salgono a 180 se non si piegano subito a questo ennesimo salasso.

    Così, invece di usare il buon senso, le amministrazioni cosa fanno? Scelgono la strada “sicura” delle multe. E nello specifico a cadere sotto la scure delle sanzioni è stato il mercato storico di piazza Duomo, la cui storia recente è ripercorsa dal presidente nazionale dell’Anva Confesercenti, Maurizio Innocenti.

    “Sono passati 18 anni – racconta Innocenti – dall’ultima ristrutturazione che ha portato il mercato all’assetto attuale, con i posteggi che sono anche via via diminuiti di numero. Da allora mai più nessuno degli organi competenti ha verificato se le collocazioni generali degli operatori rispettassero correttamente il metraggio della concessione assegnatagli, tanto più che in gran parte del mercato non esistono segni a terra e, laddove sono presenti, non corrispondono alla concessione, costringendo gli ambulanti a interpretare il proprio spazio”.

    Il problema dell’assenza di segni delimitanti lo spazio per le piazzole è stato a più riprese, anche in passato, segnalato dall’Anva, ma non è mai giunta alcuna risposta all’associazione. La situazione è così degenerata il 27 ottobre scorso, con una lite tra due operatori proprio a causa delle posizioni dei rispettivi banchi. E’ così intervenuta la polizia municipale che ha iniziato a fare una serie di controlli e verbalizzato chi non era in regola.

    “Il principio di sanzionare chi non rispetta le regole – dice Innocenti – è giusto, ma prima servirebbero tutte le condizioni per arrivare a fare una multa, a cominciare dalla esatta delimitazione degli spazi. Da parte del Comune ci si aspettava maggior buon senso, visto che è lui stesso in difetto, per non aver mai fatto i segni a terra. Prima si mettano gli operatori nella possibilità di rispettare le regole e poi, se non lo fanno, si facciano le sanzioni. E non viceversa”.

    Innocenti fa poi un parallelismo con le multe per eccesso di velocità.

    “La presenza di un autovelox è segnalata e poi c’è il tachimetro a dire se stai andando troppo veloce: per gli operatori del mercato, invece, mancano i segni di riferimento: in pratica il loro tachimetro. Inoltre le sanzioni sono state per tutti uguali (a prescindere dalla velocità, se restiamo nella metafora automobilistica), sia per le eccedenze di spazio minime, sia per quelle alte. E non entriamo nel merito delle misurazioni, che comunque sono state fatte non professionalmente e in maniera difforme l’una dall’altra (per esempio tra chi ha subìto il controllo a sorpresa all’inizio o, avendo avuto l’opportunità di rimediare, in un secondo momento): cosa che ha fatto arrabbiare diversi operatori, visto che comunque c’erano in ballo i loro soldi”.

    L’Anva consiglia agli ambulanti di pagare il verbale per non accollarsi un ulteriore impegno economico causato dalla scadenza dei termini.
    (“Magari così diamo anche il nostro contributo economico a realizzare i segni a terra”, commenta amaro Innocenti), ma sta valutando quali azioni attivare poi nei confronti del Comune.

    “Dispiace prendere atto – conclude Innocenti – che anche questa amministrazione solo negli intenti si dimostra sensibile al buon senso, ma nei fatti palesa un totale disinteresse nei confronti delle esigenze e delle difficoltà delle imprese che ancora cercano di lavorare con serietà e fatica”.

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